conferenze: La Pittura a Venezia nel Cinquecento

venerdì 6 aprile
Dalle 20:45 alle 22:00

ciclo di conversazioni

pensate dallo storico dell’arte Antonio Carradore

il 10 e 23 marzo e il 06 aprile , ore 20.45

La Pittura a Venezia nel Cinquecento. Sguardi, pensieri, sorprese.

Un ciclo di ‘conversazioni’ che si terranno allo Spazio Zephiro

(10 e 23 marzo; 06 aprile) di Castelfranco Veneto,via Sile, 24/int.23, pensate dallo storico dell’arte Antonio Carradore per unire il rigore scientifico al piacere di un’osservazione più disincantata attorno a dipinti noti e meno noti del Rinascimento veneto.

Nelle tre serate scorrerà infatti una sorta di racconto per immagini volto a gettare luce in modo accattivante su aspetti della mentalità culturale, sociale e religiosa veneziana (e non solo) nel Cinquecento, attraverso opere che la svelano attraverso segni, gesti, sguardi e significati da decodificare. Il nostro stesso sguardo resterà così sempre attivo, sia quello di un pubblico specialista ma anche di chi voglia approcciarsi magari con curiosità ad un mondo (quello della storia dell’arte) spesso sentito come ingessato. Cercando di partire sempre da ciò che si vede (dettagli e particolari inattesi), ‘scopriremo’ man mano che presunte ‘verità’ da manuale (o divulgate come da tradizione) possono ogni volta cadere o trasformarsi con l’impegno, la passione, la ricerca e ciò che spesso manca in ogni campo ‘culturale’: l’indipendenza intellettuale. Dal ‘fantasma’ di Giorgione ai ‘pruriti’ di Venere (e altre beltà femminili) di Tiziano, Tintoretto e Bassano. Il ‘potere delle immagini’ insomma andrà di volta in volta colto, decifrato, messo letteralmente ‘a nudo’. Con la voglia, magari, di rimettersi ogni volta a studiare, a sfogliare, a pensare.

Giorgione: mito, falso o realtà? (10 marzo ore 18,30)

Giorgione: ancora? Ma chi è veramente? Cosa si sa di lui? Era realmente un grande maestro? E cosa ha dipinto? Per chi? Uno dei pittori più enigmatici del Rinascimento europeo sarà idealmente ‘processato’ e ‘giudicato’, ponendolo al vaglio di ragionamenti, ricerche, scoperte (anche recenti) intrecciate al mito ‘romantico’ che si è creato attorno a lui, tra falso e mercato, ebraismo di fondo e verità cristiane, ermetismo e astrologia, proponendo infine qualche spunto ulteriore di lettura attorno a testi iconici come i Tre filosofi e soprattutto La Tempesta.

Di Veneri e (suoi) pruriti: Tiziano, amici e ‘nemici’ fra Venezia e l’Europa (23 marzo ore 20,45)

Tiziano è stato veramente allievo di Giorgione? Era realmente una sorta di dittatore? Tra Venere e Venere (e oltre), loro luci e loro ‘ombre’, indagheremo l’ascesa del ‘principe de’ pittori’, il suo ruolo incontrastato nel Cinquecento europeo tra l’Italia e l’Europa, maestro ufficioso e ufficiale sempre nel palcoscenico religioso e politico, nonostante l’emergere del genio ribelle (o presunto tale) di Tintoretto e la sapiente maestria pittorica e iconografica di Jacopo Bassano.

Il ‘potere’ delle immagini: sacro e profano tra Veronese e l’ultimo Tiziano (06 aprile ore 20,45)

Quanto peso hanno le immagini nella gestione del potere, sacro e profano? E quale il peso dei loro significati nelle ‘bugie’ tramandate dalla storia dell’arte ‘ufficiale’? Quale l’eredità della pittura veneta lasciata agli sviluppi futuri dell’arte? Nel seguire l’esaltante e luminoso percorso di Paolo Veronese (con i ‘problemi’ e le ‘tessiture’ di pensiero e visione che pone la sua pittura) riannoderemo le fila delle vicende di Jacopo Bassano, Tintoretto e di Tiziano soprattutto, tra disillusione, pessimismo e riflessione ‘in negativo’ sul mito.

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Antonio Carradore, storico dell’arte vicentino (nato ad Arzignano) e critico indipendente, ha fatto parte dell’équipe di ricerca scientifica delle mostre su Giorgione (Castelfranco Veneto, Museo Casa Giorgione, 2009-2010) e su Andrea Schiavone (Splendori del Rinascimento a Venezia. Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano, Venezia, Museo Correr, 2015-2016), collaborando altresì alle esposizioni su Jacopo Bassano (Bassano del Grappa, Museo Civico, 2010), Paolo Veronese (Veronese nelle terre di Giorgione, Castelfranco Veneto, Museo Casa Giorgione, 2014-2015) eLe trame di Giorgione (Castelfranco Veneto, Museo Casa Giorgione, 2017-2018). Relatore a seminari e conferenze, è anche autore di pubblicazioni – saggi su riviste specialistiche, monografie (Il polittico di Arzignano. Storia e devozione in un misterioso capolavoro della metà del Quattrocento, ed. Clampus, 2008) e schede scientifiche di catalogo – occupandosi prevalentemente di pittura e grafica rinascimentale di area veneta (ma con incursioni nel Seicento e Settecento).

E’ attivo inoltre nella cura e nella presentazione di piccole mostre tematiche di arte contemporanea.

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